Faq
FAQ e risposte
1) Per un Impianto Fotovoltaico a servizio della propria abitazione è necessaria un’Autorizzazione del Comune?
Si. Pur rientrando nell’ambito dell’edilizia libera, per poter montare un impianto fotovoltaico sul tetto della propria abitazione, occorre procedere con una pratica al Comune di appartenenza. Il requisito minimo da rispettare per l’installazione consiste nel non modificare la sagoma dell’edificio: su tetti a falda il fotovoltaico dovrà rimanere complanare alla copertura; su tetti piani, rispetto a qualche anno fa, non vi sono più vincoli che impongono un’inclinazione massima dei moduli.
2) Per un Impianto Fotovoltaico a servizio della propria abitazione in zona vincolata dal punto di vista Ambientale o nel Centro Storico, è necessaria un’Autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici o Ambientali?
Per le installazioni al di fuori della zona A è necessario predisporre semplicemente una C.I.A. (Comunicazione Inizio Attività). La realizzazione di impianti fotovoltaici in zona omogenea A è invece subordinata al parere vincolante della Commissione Locale per il Paesaggio. E’ necessario un nulla osta preventivo della Soprintendenza competente che, per poter negare il permesso all’installazione, deve poter dimostrare praticamente l’effettiva incompatibilità dell’impianto con il paesaggio circostante.
3) E’ vero che in presenza di ombra o di ostacoli all’irraggiamento è sconsigliata l’installazione di un Impianto Fotovoltaico?
Generalmente nella progettazione di un campo fotovoltaico le ombre vengono evitate, tuttavia è possibile ridurre il “mismatch” (riduzione di potenza) causato dall’ombreggiamento grazie all’utilizzo di un sistema di ottimizzazione della produzione (c.d. “ottimizzatori di potenza”). Inoltre si possono utilizzare pannelli in film sottile con tecnologia CIS che presentano due caratteristiche fondamentali che riducono l’effetto negativo delle ombre: 1) non contenendo silicio ma rame indio e selenio riescono a captare uno spettro più ampio di luce solare con prestazioni superiori al cristallino sia in caso di ombreggiamenti che di esposizione non ottimale; 2) la producibilità di questi pannelli indipendentemente da come l’ombra colpisce il modulo, è direttamente proporzionale alla parte rimasta soleggiata. Al contrario nei pannelli cristallini anche una piccola ombra che taglia perpendicolarmente il pannello ne azzera quasi totalmente la produzione.
4) E’ sempre possibile installare un Impianto Fotovoltaico su una tettoia o su una pensilina di proprietà?
Si. Per quanto riguarda la Regione Marche, nei casi in cui assolvano a strutture di supporto o ad altre funzioni (ad esempio per la copertura dei parcheggi delle autovetture) è necessaria la presentazione del progetto al Genio Civile qualora la superficie sia superiore a 12 mq. Se installato a terra o su strutture di supporto che non assolvano ad ulteriori funzioni, non necessita di deposito al Genio Civile.
5) Qual è l’inclinazione e l’orientamento ottimale di un pannello fotovoltaico?
Orientamento a Sud, inclinazione 20/30 gradi.
6) Per la manutenzione di un Impianto Fotovoltaico è possibile il “fai da te” o occorre necessariamente un’azienda specializzata?
Per effettuare una manutenzione a regola d’arte occorre affidarsi a ditte specializzate che sono munite di strumentazioni certificate grazie alle quali si può verificare il rispetto delle garanzie di ciascun componente dell’impianto fotovoltaico. Solo a seguito di tale tipo di controllo può essere richiesta alla casa madre dei vari componenti la sostituzione in garanzia, qualora difettosi.
7) Esiste una garanzia su un Impianto Fotovoltaico?
L’impianto fotovoltaico rientra nell’ambito dei lavori edili e in quanto tale ha una garanzia a termini di legge di 2 anni.
8) Esiste un Impianto Fotovoltaico autopulente o resistente agli agenti atmosferici?
Sì, esistono pannelli con vetri cosiddetti “autopulenti” e cornici ribassate per evitare l’accumulo della sporcizia.
9) Fino a quanti anni un Impianto Fotovoltaico può mantenere le stesse prestazioni energetiche prima di essere necessariamente sostituito o demolito?
Generalmente la garanzia di un modulo fotovoltaico è di 25 anni. Più precisamente, in media viene garantito che la resa del modulo dopo 10 anni non debba essere inferiore al 90% della potenza nominale inziale e non inferiore all’80% dopo 25 anni. Gli inverter, che risultano essere la parte “più delicata” degli impianti, hanno una garanzia in media di 5 anni, estendibile fino a 25 anni in casi particolari. La loro vita utile può comunque essere stimata intorno ai 15 anni. Di conseguenza è ipotizzabile che, nell’arco di 25/35 anni di vita utile dell’impianto fotovoltaico, si debba procedere ad una sostituzione dell’inverter, mentre si potranno mantenere gli stessi moduli.E’ di fondamentale importanza che durante questo lungo periodo venga comunque effettuata un’adeguata manutenzione ordinaria annuale.
10) Esistono ancora gli incentivi sul Fotovoltaico?
Si. Fino al 31 dicembre 2015 l’installazione di un impianto fotovoltaico presso la propria abitazione, o su una pertinenza dello stesso, può godere delle detrazioni fiscali del 50% ai fini IRPEF. A partire dal 1° gennaio 2016 è previsto che la detrazione si stabilizzi al 36%. In aggiunta alle detrazioni fiscali, l’impianto fotovoltaico usufruisce dello Scambio Sul Posto (SSP), grazie al quale l’energia prodotta e non auto-consumata, che viene quindi immessa in rete, è valorizzata all’incirca tra i 7 ed i 12 centesimi di € al kWh.
11) Per installare un Impianto Fotovoltaico sul proprio Condominio?
Il condomino che voglia realizzare sul tetto comune dell'edificio condominiale un impianto fotovoltaico a servizio delle utenze della propria abitazione deve accertarsi che:
- la superficie occupata dall’impianto fotovoltaico non superi quella a lui spettante in base ai propri millesimi;
- l'intervento sia eseguito in modo tale da arrecare il minor pregiudizio possibile sia alle parti comuni dell'edificio, sia alle unità immobiliari di proprietà dei singoli condomini.
Se entrambi i requisiti sono rispettati, il condomino è tenuto semplicemente a dare comunicazione scritta dell’intenzione di installare l’impianto agli altri condomini (attraverso l’amministratore condominiale) e potrà procedere ai lavori senza alcun diniego. Nel caso invece in cui non sia rispettato il primo dei due punti, il condomino dovrà non solo informare l’assemblea condominiale, ma anche chiedere il permesso agli altri condomini all’installazione dell’impianto fotovoltaico.
12) Come si valuta l’efficienza di un modulo fotovoltaico?
L’efficienza del modulo può essere valutata in base a due parametri:
1°) il rapporto tra la superficie del modulo e la potenza nominale dello stesso;
2°) la producibilità annua in termini di kWh prodotti per ogni kWp installato.
Il primo dei due parametri risulta importante nel momento in cui si ha la necessità di raggiungere una certa potenza nominale dell’impianto ma si dispone di poco spazio.
Il secondo dei due parametri è sempre di primaria importanza. Infatti, nel caso in cui non vi siano problemi di spazio, per chi installa un impianto fotovoltaico risulta fondamentale dover raggiungere una certa produzione annua di kWh.
Ad esempio, un impianto da 3 kWp può essere ottenuto con 12 pannelli da 250 Wp, oppure con 10 da 300 Wp, oppure con 20 da 150 Wp. Il risultato finale è sempre di 3.000 Wp, cioè 3 kWp. Non necessariamente l’impianto che utilizza moduli da 300 Wp può essere considerato più efficiente degli altri due. Nello specifico, un impianto da 3 kWp, orientato a Sud, ubicato nelle Marche, composto da 20 pannelli da 150 Wp in film sottile a tecnologia CIS (Copper Indium Selenium), ha una producibilità media di oltre 1.450 kWh/kWp, contro i 1.250 kWh/kWp di un pannello in silicio cristallino.
13) I pannelli fotovoltaici sono resistenti agli agenti atmosferici, alla neve, alla grandine o al vento?
Tutti i pannelli fotovoltaici sono testati per resistere alle intemperie atmosferiche. In particolare, per quanto riguarda la resistenza meccanica, la maggior parte dei pannelli garantisce una resistenza alla pressione di oltre 5.400 Pascal. Ad esempio nei periodi invernali in media il pannello può resistere al peso di oltre 2 metri di neve accumulata. Per quanto riguarda invece il vento se il pannello è messo in maniera parallela alla falda non si genera alcun effetto “vela” in quanto l’aria che entra nello spazio tra i pannelli e il tetto non incontra alcuna opposizione e defluisce in maniera naturale. Infine, per quanto riguarda la grandine bisogna considerare che un pannello è ben più resistente di un coppo o una tegola, quindi nell’arco di vita di 25 anni la probabilità che si possa danneggiare in seguito a una grandinata è quasi nulla.
14) Che cos’ è l’Inverter? Quanto incide in percentuale sulla spesa dell’intero impianto? E’ vero che in certi casi occorre installare più di un Inverter?
L’inverter serve a convertire la corrente continua prodotta dai pannelli fotovoltaici in corrente alternata così da renderla direttamente utilizzabile dalle utenze. È la parte più delicata e allo stesso tempo più importante dell’impianto: infatti oltre alla componente hardware ha anche una componente software, detta MPPT che serve a ricercare istantaneamente il punto di massima efficienza per ciascuna stringa. È possibile realizzare un impianto con più inverter nel caso in cui vi siano più di 2 orientamenti diversi sul tetto ma quasi sempre è consigliabile optare per l’utilizzo di ottimizzatori di potenza, in quanto soluzione più economica ed efficiente. In media il valore dell’inverter incide per circa il 5-10% del costo complessivo dell’impianto.
15) A che servono gli “ottimizzatori”? E’ vero che riescono ad eliminare il calo di prestazione dovuto ad ombreggiamento o solo a limitarlo? In che percentuale incidono sul costo dell’intero impianto?
L’ottimizzatore è un dispositivo delle dimensioni di una piccola piastra che viene posizionato sotto ogni modulo e che consente di far giungere all’inverter, in ogni momento, il punto di massima tensione possibile per ogni singolo pannello. Tale funzione di solito viene svolta dall’inverter stesso attraverso i suoi ingressi di stringa (c.d. MPPT - Maximum Power Point Tracking). Nel caso di utilizzo di ottimizzatori, tale funzione viene svolta singolarmente da ogni singola piastra per ogni modulo, conseguendo i seguenti vantaggi:
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maggiore produzione di kWh annui, stimabile in almeno un 5% in più: ciò deriva soprattutto dal fatto che l’impianto inizierà a produrre prima al mattino e terminerà più tardi alla sera;
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“autonomia” delle performance di ogni singolo pannello: ciò è molto importante per fronteggiare possibili ombreggiamenti, anche temporanei sul modulo, ma anche per sopperire al decremento di produttività non uniforme negli anni dei moduli. Di conseguenza, con l’uso degli ottimizzatori ciò non andrà ad incidere su tutto l’impianto visto che la produzione di ogni pannello sarà “slegata” da quella degli altri;
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maggiore controllo dell’impianto: con gli ottimizzatori potrà controllare da pc l’andamento di ogni singolo modulo e non solo dell’intero impianto (o al limite delle due stringhe) come avviene normalmente. Inoltre, se possiede una connessione internet, potrà controllare l’andamento dell’impianto anche da remoto, in quanto la casa madre produttrice dell’ottimizzatore mette a disposizione una pagina web personale (accessibile tramite password) con la quale controllare in tempo reale l’andamento dell’impianto;
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estensione garanzia dell’inverter a 12 anni: essendo l’inverter la parte più “delicata” dell’impianto fotovoltaico, può essere opportuno ipotizzare un’estensione di garanzia a 10 anni totali; tale estensione normalmente presenta un costo di almeno 300 € + IVA, per cui usufruire fin da subito di una garanzia estesa a 12 anni risulta molto conveniente.
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sistema SAFE DC per la sicurezza anti-incendio.
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garanzia di 25 anni sul singolo ottimizzatore.
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predisposizione dell’inverter all’eventuale futura aggiunta di accumulo (batteria).
16) Che cosa significa “Impianto monofase” o “Impianto trifase”?
La tipologia di inverter da installare dipende dalla presenza o meno di un impianto elettrico in monofase o in trifase. Inoltre per impianti fotovoltaici di potenze superiori a 6 kwp è sempre obbligatorio che l’impianto elettrico e l’inverter siano di tipo trifase.
17) E’ vero che l’Impianto Fotovoltaico attira i fulmini? La garanzia copre gli eventuali danni?
L’impianto fotovoltaico e in particolare la sua struttura metallica (barre, staffe ecc.) non aumentano la probabilità che i fulmini possano abbattersi sull’edificio sul quale è stato realizzato. Gli elementi che potrebbero attirare i fulmini, infatti, sono aste e oggetti lunghi e appuntiti, come i parafulmini, mentre gli impianti complanari (cioè con i pannelli fissati parallelamente al tetto) non sporgono rispetto alla struttura dell’immobile; d’altra parte anche gli impianti su tetto piano (che non sono complanari) hanno meno probabilità di attirare fulmini rispetto a una normale antenna TV. Quindi in definitiva una casa che ha l’impianto fotovoltaico ha le stesse probabilità di essere colpita da un fulmine che aveva prima della realizzazione dell’impianto stesso. Nel caso in cui tale evento si verificasse la garanzia ovviamente non copre gli eventuali danni, per i quali conviene stipulare un’apposita polizza assicurativa.
18) Gli impianti fotovoltaici producono campi elettromagnetici dannosi per la salute?
La parte dell’impianto fotovoltaico che va dai pannelli all’inverter funziona in corrente continua ed emette campi magnetici statici, centinaia di volte più deboli del campo magnetico terrestre, che quindi non presentano alcun rischio.
L'inverter, che trasforma la corrente continua in corrente alternata a 220 Volt utilizzabile dagli elettrodomestici o immessa nella rete di distribuzione, dal momento che contiene al suo interno anche un trasformatore, emette campi magnetici a bassa frequenza, paragonabili a quelli generati da un elettrodomestico come la lavatrice, che si abbassano rapidamente con la distanza. E’ sufficiente stare a 2-3 metri di distanza per abbassare i campi magnetici alla stessa intensità normalmente presente in casa.
19) Come è possibile controllare se il proprio Impianto fotovoltaico abbia un rendimento costante?
Molti inverter ad oggi possono essere collegati ad un router il quale invia i dati d’impianto in tempo reale al webserver della casa madre dell’inverter. L’utente potrà quindi controllare le prestazioni dell’impianto da remoto tramite il proprio PC, tablet e smartphone.
20) Se dovessi cambiare improvvisamente azienda di erogazione dell’energia elettrica a servizio della mia abitazione, potrei avere dei problemi nell’utilizzazione dello “scambio sul posto” o dal punto di vista fiscale e burocratico non cambierebbe nulla?
Durante il periodo di funzionamento dell’impianto fotovoltaico l’utente potrà cambiare fornitore di energia elettrica senza alcun problema e senza doverne dare comunicazione: infatti l’ente preposto a contabilizzare il valore dell’energia immessa in rete non è il fornitore stesso, bensì un ente terzo statale, il GSE (Gestore Servizi Energetici).
21) Dal punto di vista fiscale, l’Impianto Fotovoltaico a servizio della mia abitazione incide o potrebbe incidere in futuro a livello catastale? Potrebbe determinare un aumento di valore dell’abitazione in relazione alla classificazione energetica, tanto da poter essere inserita nel Contratto di compravendita già da ora?
Gli impianti fino a 3 kwp non si devono accatastare; quelli tra 3 e 20 kwp devono essere accatastati ma non aumentano la rendita catastale (sempreché il loro valore non sia superiore al 15% del valore dell’immobile) e quindi non incidono sulle tasse da pagare sugli immobili. La classificazione energetica dell’abitazione si basa solo sui consumi di energia per mantenere un certo clima all’interno dell’appartamento e non tiene conto della presenza o meno di un impianto fotovoltaico. Tuttavia aver installato un impianto fotovoltaico sulla propria abitazione può senz’altro determinare un aumento del valore dell’immobile in caso di compravendita.
22) In caso di problemi o dubbi di natura burocratica legati al G.S.E. a chi mi devo rivolgere? Posso operare con il “fai da te” o mi devo rivolgere necessariamente presso l’azienda che si è occupata dell’installazione dell’impianto?
Il G.S.E., che gestisce anche gli aspetti economici dello scambio sul posto, ha istituito un servizio per rispondere alle richieste degli utenti, accessibile tramite il proprio sito. In ogni caso le aziende installatrici generalmente assistono gratuitamente i clienti fino al momento del primo accredito da parte del G.S.E. e anche successivamente laddove sia in essere un contratto di manutenzione.
23) Le marche produttrici di pannelli fotovoltaici e inverter sono tutte uguali o, anche nel fotovoltaico, esistono prodotti di qualità? In base a quali requisiti un pannello è di qualità superiore? E’ sempre vero che i pannelli fabbricati in Cina sono di qualità peggiore rispetto a quelli Europei?
Come in tutti i settori esistono prodotti di maggiore e minore qualità. Generalmente i prodotti europei garantiscono un buon rapporto prezzo/qualità mentre per quelli orientali bisogna distinguere in base alle marche.
24) Conviene acquistare una batteria di accumulo per fotovoltaico per massimizzare l’autoconsumo o i prezzi sono ancora troppo elevati? E’ vero che nel prossimo futuro avremo accumulatori a prezzo molto più contenuto per cui conviene aspettare, magari dotandosi di un inverter che permette la predisposizione di un accumulatore?
La convenienza nell’installare o meno un sistema di accumulo dipende certamente dalle abitudini di consumo di energia elettrica del Cliente: nei casi in cui si tende a concentrarli durante la notte, è chiaro che la convenienza sale; tuttavia bisogna anche considerare che accumulando l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico nella batteria, si rinuncia a cedere tale corrente e al relativo corrispettivo derivante dallo Scambio Sul Posto. Infine, nelle considerazioni di convenienza bisogna tener presente la durata di vita della batteria, misurata in cicli di carico/scarico: le migliori batterie al litio ad oggi in commercio garantiscono fino a circa 10.000 cicli, praticamente l’intero periodo di vita dell’impianto fotovoltaico (in media si considerano 300 cicli all’anno), ma hanno ancora un costo piuttosto elevato.
25) Ci sono detrazioni per il Fotovoltaico? Si può detrarre in unica rata o devo necessariamente godere della detrazione in più anni?
Per tutto il 2015 valgono le detrazioni del 50%, che vanno necessariamente ripartite in 10 anni.
26) E’ sempre possibile installare un impianto su un tetto o su una tettoia indipendentemente dalla tolleranza di peso? Occorre l’eventuale parere di un tecnico abilitato per il calcolo a sollecitazioni a compressione, flessione e trazione della struttura sulla quale viene installato l’impianto fotovoltaico?
Il peso dei pannelli è molto contenuto: circa 13 kg per ogni mq. Bisogna poi considerare il peso delle barre/staffe ancorate al tetto e dei profili su cui vengono fissati i moduli. In ogni caso conviene affidarsi ad una ditta specializzata che valuterà tutti gli aspetti tecnici, compresi i carichi sulla struttura. Per quanto riguarda le pensiline o tettoie fino a una superficie di 12 mq non occorre alcun calcolo strutturale; sopra tale limite è obbligatorio affidarsi ad un tecnico strutturista abilitato per i calcoli ed il deposito all’ex Genio Civile.
27) E’ vero che un eventuale riparazione “fai da te” di un impianto fotovoltaico è pericoloso perché si rischia di incorrere in folgorazioni di tensione superiore ai 300 volt?
Trattandosi di un impianto elettrico ovviamente ci sono rischi nel caso in cui le operazioni non siano svolte in sicurezza. Per le riparazioni conviene sempre affidarsi a ditte qualificate.
28) Per utilizzare i dispositivi e software per il controllo da casa del rendimento del proprio impianto occorrono necessariamente Sistemi Operativi adeguati installati nel proprio pc? E’ possibile poter utilizzare questi software con i vecchi sistemi operativi “Windows XP” o con “Mac OS” per gli “Apple” o con applicativi “Android” per controllo via Tablet o Smartphone?
Dal momento che molti inverter, tramite un router, possono comunicare i dati di funzionamento in tempo reale al webserver della casa madre dell’inverter, per l’utente è sufficiente avere una linea internet adeguata per controllare on line le prestazioni dell’impianto da remoto tramite il proprio PC, tablet e smartphone. In alternativa si possono utilizzare normali chiavette USB, con cui scaricare i dati dall’inverter e caricarli sul PC.
29) Come per le caldaie o condizionatori, per l’impianto Fotovoltaico occorre un obbligatorio controllo periodico di un’azienda specializzata?
In base alla legislazione vigente qualunque impianto soggetto al DM 37/08 deve essere sottoposto a regolare manutenzione, compresi gli impianti elettrici delle abitazioni e quelli condominiali. Se la manutenzione non viene effettuata il proprietario è in teoria soggetto ad una sanzione amministrativa fino a 10.000 Euro (DM 37/08, art. 15, comma 2) e può incorrere in gravi responsabilità nel caso l’impianto provochi un infortunio. (Fonte: TuttoNormel aprile 2012)